Archeol. - Tipica ceramica prodotta nei
secc. I-III nella valle della Mosella e nella Gallia meridionale e centrale. Le
forme sono derivate da quelle di analoghi oggetti di metallo, assai più
costosi, dei quali costituirono delle imitazioni più a buon mercato.
È chiamata anche
terra sigillata per l'abitudine dei vasai che la
producevano di imprimere un particolare timbro (
sigillum) accompagnato
dal nome del fabbricante. La
c.s. fu in seguito largamente copiata dai
ceramisti di Arezzo (ceramica aretina, da
Arretium) che a loro volta
furono poi imitati da altri in varie zone d'Italia. La ceramica
s. ha la
superficie levigata e molto brillante, di color rosso acceso e variamente
decorata; in molti casi le decorazioni erano eseguite in serie grazie
all'impiego di speciali matrici. Essa ha un notevole valore archeologico
soprattutto per la sua tipologia.